Poeta e pittore italiano, fu tra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana». Dal 1930 fece parte dell’Accademia d’Italia. A consacrare la sua fama di poeta furono i 25 sonetti di Villa Gloria, che affermarono la profonda originalità dei suoi versi in romanesco. Morì a Roma l’8 maggio 1940 senza aver concluso i 350 sonetti previsti di Storia nostra.