Ocean terminal
Piergiorgio Welby
Ocean terminal
Ocean Terminal ripercorre la vita di Piergiorgio Welby dall’infanzia cattolica alla scoperta della malattia, fino all’immaginario hippy e alla tossicodipendenza. Un libro fitto di echi e di rimandi che si giustificano e si dilatano tra loro secondo un’alchimia psichedelica che non può essere spiegata né riprodotta. Molto somigliante ai concept album degli anni Sessanta, l’opera si accorda e si orchestra brano dopo brano, facendo proprie le sonorità di un’epoca intera. La vitalità dirompente del sesso, l’invettiva politica e l’iconografia del villaggio globale fanno assumere al romanzo postumo di Welby le dimensioni di un classico destinato a rimanere, che amalgama soluzioni formali e istanze contenutistiche molto diverse tra loro. In Ocean Terminal nulla è inventato, si vive e si muore per davvero.
Piergiorgio Welby
(1945-2006) Copresidente dell’Associazione Luca Coscioni, il 20 settembre 2006 ha reso pubblica la sua volontà di ricorrere all’eutanasia con una lettera al Capo dello Stato. Ha scritto anche Lasciatemi morire (Rizzoli, 2006). Da Ocean Terminal (a cura di Francesco Lioce) è tratto il monologo teatrale diretto e interpretato da Emanuele Vezzoli.
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