Cura e democrazia. Il valore politico della cura
A cura di Paola Melchiori e Sandro Antoniazzi
Cura e democrazia. Il valore politico della cura
Con in contributi di Rosalba Gerli e Gianni Tognoni
Negli ultimi anni il concetto di cura ha assunto un ruolo sempre maggiore nel dibattito pubblico. Fino a non molto tempo fa considerato esclusivo patrimonio del pensiero femminista, oggi appare invece a molti come il punto di vista teorico da cui partire per definire un nuovo paradigma sociale in grado di contrapporsi all’assetto predatorio e distruttivo della società capitalista. La pandemia, nella sua dirompente imprevedibilità, ha fatto emergere le criticità latenti della nostra società, evidenziando la natura interdipendente e fragile di tutti gli esseri umani. Cura e democrazia ci mostra come sia possibile la rivoluzione della cura a partire dai settori chiave delle nostre vite che sono il lavoro, l’ambiente e la salute, alla ricerca di un rinnovato fondamento in grado di dare vita a un nuovo progetto politico.
PAOLA MELCHIORI
Ha fondato insieme ad altre donne la Libera Università delle Donne di Milano, l’associazione interculturale Crinali e la Libera Università Internazionale Femminista, associazioni che promuovono nuovi paradigmi di conoscenza e di azione politica espressi dalle donne sulla base delle loro esperienze. Ha lavorato in Africa e in America Latina nei progetti di cooperazione Nord-Sud e nelle reti di donne che hanno partecipato alle Conferenze ONU sullo Sviluppo Umano per formare un movimento internazionale delle donne.
SANDRO ANTONIAZZI
Per trent’anni si è dedicato all’attività sindacale, prima nella FIM-CISL e poi nella CISL. Nel 1992 è stato chiamato a presiedere il Pio Albergo Trivulzio e nel 1994 la Fondazione San Carlo. Dal 2001 al 2006 è stato consigliere comunale a Milano. Ha fondato e diretto l’associazione Comunità e Lavoro ed è presidente di Convivialità.
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