La filosofia del sogno
Ágnes Heller
La filosofia del sogno
È possibile leggere i sogni con le categorie dell’estetica? Questa la novità contenuta in La filosofia del sogno, uno degli ultimi lavori inediti di Ágnes Heller, recentemente scomparsa, pubblicato in lingua italian n anteprima mondiale. Con la nascita della psicanalisi, l’interpretazione dei sogni si è affrancata dal dominio delle pratiche esoteriche per convertirsi in esercizio analitico. Quale sintomo del malessere o benessere di una coscienza privata, tuttavia, le realtà del mondo sognato sono rimaste escluse dalla comprensione scientifica moderna, che da Cartesio in poi ha separato in modo definitivo razionalità e immaginazione, spaccando il pensiero in due. Alla maniera dell’arte, dell’intuizione mistica, della poesia o della scoperta, i sogni – suggerisce l’autrice – dicono verità che si sottraggono al principio di verificazione. Attraverso la lettura di episodi biblici, dei drammi di Shakespeare, dei protocolli dei sogni di artisti e filosofi contemporanei, Ágnes Heller inaugura un nuovo discorso sul sogno e ricongiunge la tradizione religiosa e letteraria con l’odierna fenomenologia, con l’ermeneutica e la filosofia dell’esistenza.
(Budapest, 1929 – Balatonalmádi, 2019) Filosofa ungherese di origini ebraiche, fu allieva di György Lukács. Espulsa nel 1959 dall’Università di Budapest, fu ammessa nel 1963 all’Accademia delle Scienze, divenendo l’esponente di punta della Scuola di Budapest. Dal 1978 ha insegnato all’Università di Melbourne per trasferirsi poi alla New School for Social Research di New York. Castelvecchi sta pubblicando tutta la sua opera.
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