Nico e le maree
Massimo Palma
Nico e le maree
Christa Päffgen (1938-1988), in arte Nico, è stata modella di grido, attrice per Fellini, Andy Warhol, Philippe Garrel. Ha impresso il suo timbro inconfondibile nel primo disco dei Velvet Underground. Femme fatale, icona, musa, Nico vive tempi interessanti. Passa dall’infanzia berlinese sotto le bombe all’adolescenza a Ibiza, dove cambierà nome, fino ai trascorsi romani (con Fellini) e parigini (con Alain Delon). Nelle sue amnesie, nelle sue dipendenze, affiorano i rimossi del fascismo tedesco, la confusione dei generi, i ricatti della civiltà dell’immagine. Meravigliosa Forrest Gump “stonata”, arriva a Londra dove corteggia ed è corteggiata da Dylan e dagli Stones, poi va in America dove scopre la sua voce e seduce Leonard Cohen, affianca Lou Reed, Jimi Hendrix, Iggy Pop. Finché Jim Morrison la convince a scrivere canzoni. Nasce uno stile indefinibile – gotico, medievale, denso e devastante, mentre lei si dedica all’autodistruzione.
MASSIMO PALMA
Romano, scrive, traduce e fa ricerca. Ha pubblicato Berlino Zoo Station (2012), guida molto alternativa alla città di Berlino, e Happy Diaz. La formazione musicale di una generazione che è stata ammazzata di botte (2015), una lettura politico-musicale dei fatti di Genova 2001. Studioso del pensiero tedesco e francese del Novecento, ha scritto libri su Walter Benjamin, Eric Weil e Alexandre Kojève e ha curato opere di Benjamin, Max Weber e Georges Bataille.
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