Se viene qualcuno
Carlo Simoni
Se viene qualcuno
«Se viene qualcuno» è l’intercalare che accompagna i discorsi di Gina, la madre del protagonista, per tutta la vita, e che negli anni perderà via via i colori di una speranza vaga per assumere quelli di una minaccia incombente. Il taglio autobiografico di questo romanzo fatto di racconti non impedisce a Carlo Simoni di dar conto dell’esemplarità della vicenda della sua famiglia in quella più generale del dopoguerra e del secondo Novecento nel nostro Paese, muovendosi non sul terreno della ricostruzione storica ma su quello dell’evocazione narrativa, dell’immedesimazione – anche sul piano linguistico – con il bambino e poi il ragazzo di un tempo. A emergere sono momenti cruciali che la narrazione privilegia in forza di una necessità dettata dalla percezione del carattere essenziale e per nulla logorato di alcuni ricordi, dalla certezza del ruolo da essi giocato nel determinare passaggi nodali, qualificanti la singolarità di una formazione. Il tutto, giocato sempre nella consapevolezza del carattere indistinto e mutevole della relazione fra l’Io che racconta e l’Io di cui si racconta.
CARLO SIMONI
Storico della cultura materiale, è autore di romanzi che ricostruiscono figure e paesaggi del lavoro fra Sette e Ottocento – L’orizzonte del lago, I tempi del mondo, Il segreto dell’arte – e incrociano spesso le vicende di scrittori e artisti – da Goethe e Klimt (L’ombra dei grandi) a Thomas Mann (L’incompleto conoscersi) – restituendone aspetti inediti e offrendo spunti di riflessione attuali. Walter Benjamin e Giacomo Leopardi compaiono nei suoi ultimi romanzi, Il miserabile e Quei monti azzurri (Castelvecchi 2018 e 2019).
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