Nato nel 1891 in Sardegna, divenuto militante socialista a Torino, partecipò nel 1921 alla fondazione del Partito comunista, di cui divenne segretario nel 1924. Arrestato dal fascismo nel 1926 e condannato a vent’anni di carcere, morì a Roma nel 1937. Per i suoi Quaderni del carcere è considerato oggi il maggior pensatore italiano della modernità.