Jacqueline Schulhof, un’esistenza attraversata dall’orrore della guerra e della deportazione. Internata a diciassette anni nei campi di Poitiers, di Drancy e di Pithiviers, nel 1942 riesce ad essere rilasciata grazie all’intervento del padre, Raymond Schulhof. La mattina del 4 gennaio 1944, però, parte della sua famiglia – la madre, il padre, la nonna, il fratellino Georges – viene arrestata dai tedeschi. Nessuno di loro tornerà da Auschwitz. La storia di Jacqueline e quella della sua famiglia diventano, così, emblematiche di una delle tante, terribili, tragedie della Shoah: il tentativo di annientamento, da parte dell’occupazione nazista, dell’intera comunità ebraica di Amiens.
In libreria dal 13 gennaio 2022 la sua autobiografia “Scolpire il tempo. Memorie di una vita” a cura di Annalisa Comes, di seguito in due video, diretti dal figlio Frédéric Blum, la sua testimonianza.
PARTE 1/2
PARTE 2/2