NASCE L’OSSERVATORIO SULL’AUTORITARISMO
È il momento di prendere la parola, insieme, per fermare un disegno autoritario che anche in Italia minaccia i principi costituzionali di eguaglianza e solidarietà. Per questo, l’associazione Libertà e Giustizia e Castelvecchi editore hanno promosso la nascita di un Osservatorio sull’autoritarismo, con l’adesione di intellettuali e docenti in tutta Italia e all’estero: uno spazio aperto e permanente di studio, confronto e presa di parola sul tempo che ci interpella e che ci affida una responsabilità verso forme autoritarie dilaganti in Italia, e nel mondo, viste nel contesto europeo e internazionale.
Tra i 150 primi firmatari, in continuo aggiornamento, anche Alessandro Barbero, Judith Butler, Nancy Fraser, James Galbraith, Luigi Manconi, Vito Mancuso, Michela Marzano, Tomaso Montanari, Giorgio Parisi, Gustavo Zagrebelsky.
Non possiamo dare per scontata la democrazia. Stiamo parlando di fatti concreti. Ogni giorno vediamo introdurre nuovi reati e fattispecie di reato, per un totale di 417 anni di carcere aggiuntivi nell’ordinamento giuridico penale nei soli primi due anni di governo dell’attuale maggioranza. Assistiamo a un incattivimento dei linguaggi, a un’erosione degli spazi di libera espressione e manifestazione. Vediamo insinuarsi un’ideologia della sorveglianza in scuole, università, esercizi pubblici e luoghi di lavoro. Mentre continuano il loro iter riforme lesive della democrazia parlamentare, del ruolo della Presidenza della Repubblica, dell’autonomia della Magistratura, del bilanciamento dei poteri, della solidarietà tra Regioni.
Di misure che – dal decreto “Rave” al ddl “Ecovandali”, dal ricorso al “reato universale” alla disseminazione di “Daspo urbani” e “zone rosse” – conducono al coacervo di norme passibili di incostituzionalità raccolte nel ddl detto “Sicurezza”. Preoccupano la palese insofferenza dell’esecutivo nei confronti dei limiti che la Costituzione pone all’esercizio del potere; la costruzione di riforme lesive della democrazia parlamentare, della Presidenza della Repubblica, del bilanciamento e della separazione dei poteri, dell’autonomia della Magistratura; l’uso reiterato della decretazione d’urgenza e di norme eccezionali come pratica di governo.
Con chi ha aderito e con chi aderirà all’Osservatorio, daremo avvio a tre giornate di studio che saranno la base per la costituzione di un archivio di saperi e per la formazione di gruppi di lavoro in tutte le università, aperti alla cittadinanza e alle associazioni.
- Nella prima giornata, che si svolgerà il 12 settembre 2025 all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, ci interrogheremo su «Democrazia e autoritarismo al tempo dell’intelligenza artificiale».
- Nel secondo appuntamento, che avrà luogo più avanti all’Università La Sapienza di Roma, l’argomento centrale sarà «La crisi della democrazia rappresentativa e la manipolazione della memoria storica nelle forme di populismo autoritario».
- Nel terzo incontro, ospitato dall’Università Statale di Milano, metteremo a fuoco «La crisi dello stato di diritto e il progetto di svuotamento della democrazia costituzionale».
Ma questo sarà solo l’inizio, perché sono sempre più numerose le università italiane, da nord a sud, che si offrono di partecipare alla costruzione dell’Osservatorio.
Per portare avanti il progetto Libertà e Giustizia lancia una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso, chiedendo, a chi può, una donazione che consentirà la creazione di un archivio mediatico di analisi condivise accessibili a chiunque, e di realizzare le giornate di studio potendo invitare relatori e relatrici conosciuti nel mondo come punti di riferimento nello studio dei processi autoritari.
L’APPELLO
OSSERVATORIO AUTORITARISMO: UNO SPAZIO APERTO DI ANALISI E DISCUSSIONE SULL’EROSIONE DELLA DEMOCRAZIA IN ITALIA
27 marzo 2025
L’Osservatorio Autoritarismo nasce per iniziativa dell’associazione di cultura politica Libertà e Giustizia e della casa editrice Castelvecchi in collaborazione con docenti e studenti di numerose università italiane, concordi sulla necessità di costituire spazi di analisi, dialogo e confronto sulla trasformazione della democrazia nel nostro Paese, vista nel contesto europeo e globale.
Quello che segue è un comunicato per la formazione di un collettivo aperto ad adesioni, a partire da tre giornate di studio che si terranno all’Università La Sapienza di Roma, all’Università Statale di Milano e all’Istituto Universitario Europeo di Firenze.
Per la costituzione di un Osservatorio sull’autoritarismo aperto e permanente
Fino al 1924, scriveva Piero Calamandrei, resse «la generosa illusione della libertà che si difende da sé, come una forza di natura. Non fu «viltà o debolezza, fu disorientamento ed errore di gente onesta e civile» davanti all’insediarsi di «un’anemia critica», di una «stomachevole uniformità di tutti i giornali», di una «ributtante retorica, tracotante e menzognera, penetrata come un contagio», che aveva «reso insopportabile alle persone di buon gusto perfino il titolo di certi giornali».
Nello stesso disorientamento ed errore rischiamo di cadere oggi davanti ai continui spostamenti di soglia che erodono in molti modi lo spazio democratico: con la criminalizzazione del conflitto, l’incattivimento dei linguaggi, la compressione della libertà di espressione e manifestazione; con un’ideologia della sorveglianza che si vorrebbe pervasiva in scuole, università, esercizi pubblici e luoghi di lavoro; con un’ipertrofia punitiva che introduce ogni giorno nuovi reati e fattispecie di reato, per un totale di 417 anni di carcere aggiunti nell’ordinamento giuridico penale nei soli primi due anni di governo dell’attuale maggioranza. Misure che – dal decreto “Rave” al ddl “Ecovandali”, dal ricorso al “reato universale” alla disseminazione di “Daspo urbani” e “zone rosse” – conducono al coacervo di norme passibili di incostituzionalità raccolte nel ddl detto “Sicurezza”.
Ci preoccupano la palese insofferenza dell’esecutivo nei confronti dei limiti che la Costituzione pone all’esercizio del potere; la costruzione di riforme lesive della democrazia parlamentare, della Presidenza della Repubblica, del bilanciamento e della separazione dei poteri, dell’autonomia della Magistratura; l’uso reiterato della decretazione d’urgenza e di norme eccezionali come pratica di governo, fino a superare, con l’introduzione di 84 decreti legge, la precedente legislatura, dove tuttavia due governi (Conte-II e Draghi) si sono trovati ad affrontare la crisi pandemica.
Lo scivolamento da uno stato di emergenza temporaneo a uno stato di eccezione strutturale avviene sulla scorta di una raffigurazione mediatica che crea nemici e capri espiatori tra le persone meno tutelate ed enfatizza la percezione del rischio, giustificando e rendendo senso comune una politica di riduzione dei diritti e degli spazi di agibilità.
Per questo abbiamo deciso, in quanto cittadini, docenti, giuristi, intellettuali, operatori dell’informazione, di dar vita a uno spazio aperto e permanente di riflessione, analisi e testimonianza sulla progressione verso forme autoritarie in Italia, viste nel contesto europeo e internazionale.
Pensiamo a una costellazione di luoghi fisici e virtuali di presa di parola, raccolta documentale, messa agli atti storiografica del tempo che stiamo vivendo, che ci interpella e che ci affida una responsabilità davanti alle manifestazioni degenerative dell’autorità legittima.
Il primo passo saranno tre giornate di studio organizzate da Libertà e Giustizia e Castelvecchi Editore in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, l’Università Statale di Milano e l’Istituto Universitario Europeo di Firenze, che vedranno come relatori studiosi ed esperti italiani e internazionali, per delineare letture capaci di connettere vari ambiti – storico, sociale, giuridico, costituzionale, culturale, mediatico – e individuare forme di resistenza culturale davanti alla crisi dello Stato di diritto.
In particolare, la giornata di Roma sarà articolata sulla crisi della democrazia rappresentativa, i fondamenti normativi della post-democrazia e la manipolazione della memoria storica nelle forme di populismo autoritario; la giornata di Milano sul rapporto tra sovranità e diritti umani, crisi dello stato di diritto, a-fascismo come progetto di svuotamento della democrazia costituzionale; la giornata di Firenze sulla democrazia al tempo dell’intelligenza artificiale e degli algoritmi.
L’obiettivo è gettare le basi per la creazione di un archivio che raccolga documenti, materiali, analisi e proposte sulle tendenze autoritarie in atto: dai nuovi scenari posti dall’erosione dei principi costituzionali di eguaglianza e solidarietà alle espressioni di una società della sorveglianza; dalla distruzione del welfare e delle garanzie del lavoro alla marginalizzazione dei poveri e all’incrudelimento delle politiche migratorie e di accoglienza; dall’avvento in Europa e nel mondo di regimi postdemocratici al progressivo restringimento degli spazi di libertà e partecipazione attiva.
Non pensiamo a un’iniziativa accademica, e nemmeno militante. Pensiamo l’archivio come strumento conoscitivo, apertura di spazi di analisi, formazione e informazione, capace di attivare e rendere accessibile a un pubblico più vasto il dialogo tra specialisti, intellettuali e società civile, con particolare attenzione alle nuove generazioni. L’obiettivo è giungere a sintesi condivise, progettualità, denuncia politica e, quando necessario, giudiziale, nel dialogo con le istituzioni democratiche europee e internazionali che vigilano sullo Stato di diritto.
La democrazia costituzionale, per riprendere Calamandrei, non si difende da sé, ma ci offre gli strumenti normativi per difenderla.
Per adesioni: osservatorioautoritarismo@gmail.com
PRIMI FIRMATARI
Giulia ALBANESE, professoressa ordinaria di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Padova, vicepresidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri
Angela ALES BELLO, Presidente del Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche
Alessandra ALGOSTINO, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale all’Università di Torino
Alfredo ALIETTI, professore associato di Sociologia urbana e generale all’Università degli Studi di Ferrara
Marco ALMAGISTI, professore associato di Scienza politica all’Università di Padova, direttore del Centro di Studi regionali Giorgio Lago dell’Università di Padova
Adalgiso AMENDOLA, professore ordinario di Sociologia del diritto all’Università di Salerno
Francisco Javier ANSUATEGUI ROIG, professore di Filosofia del diritto all’Università Carlos III di Madrid
Brunella ANTOMARINI, docente di Filosofia contemporanea alla John Cabot University di Roma
Enrica ASQUER, professoressa associata di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Genova
Albena AZMANOVA, professoressa di Scienze politiche e sociali, City University of London
Gaetano AZZARITI, professore ordinario di Diritto Costituzionale all’Università La Sapienza di Roma
Luca BACCELLI, professore ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Camerino
Luca BALDISSARA, professore di Storia contemporanea all’Università di Bologna
Maurizio BALSAMO, psichiatra, psicoanalista, membro ordinario con funzioni di Training della Società Psicoanalitica Italiana
Andrea BARAVELLI, professore associato di Storia contemporanea all’Università di Ferrara
Alessandro BARBERO, storico e scrittore
Charlie BARNAO, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università degli Studi di Palermo
Fiorella BATTAGLIA, professoressa di Filosofia morale all’Università del Salento
Lorenzo BIAGI, docente di Antropologia filosofica ed etica allo Iusve (Istituto Universitario Salesiano di Venezia)
Laura BOELLA, filosofa
Paolo BOLOGNESI, presidente Associazione Familiari vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980
Sandra BONSANTI, giornalista, presidente emerita di Libertà e Giustizia
Chiara BOTTICI, professoressa di filosofia alla New School for Social Research, New York
Giuseppe BUFFON, vicerettore e professore ordinario di Storia della Chiesa moderna e contemporanea alla Pontificia Università Antonianum di Roma
Alberto BURGIO, professore ordinario di Storia della filosofia all’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
Judith BUTLER, filosofa, professoressa al dipartimento di Retorica e letterature comparate dell’Università di Berkeley, California
Enrico CALAMAI, diplomatico, già console italiano in Argentina
Marina CALLONI, professoressa ordinaria di Filosofia politica e sociale all’Università degli Studi di Milano Bicocca, presidente della Società italiana di Teoria critica
Adriana CAVARERO, filosofa
Antonio CECERE, filosofo, codirettore Astérisque (rivista di Filosofia in Movimento)
Robin CELIKATES, professore di Filosofia sociale alla Freie Universität Berlin e co-direttore del Centre for Social Critique Berlin
Laura CERASI, professoressa associata di Storia Contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia
Betta CESQUI, già Sostituto Procuratore generale presso la Procura generale della Corte di Cassazione e capo di Gabinetto del ministro della Giustizia
Davide CONTI, storico
Roberto CORNELLI, professore ordinario di Criminologia all’Università degli Studi di Milano
Claudio CORRADETTI, professore associato in Filosofia politica all’Università di Roma Tor Vergata
Paolo CORSINI, professore di Storia moderna all’Università di Parma, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri
Michele CORTELAZZO, professore emerito all’Università di Padova, accademico ordinario dell’Accademia della Crusca
Christian CROCETTA, Cattedra di Filosofia del diritto, Iusve (Istituto Universitario Salesiano di Venezia)
Umberto CURI, professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova
Nando DALLA CHIESA, professore di Sociologia della criminalità organizzata all’Università degli Studi di Milano
Giacomo D’AMICO, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Messina
Marilisa D’AMICO, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano
Pietro D’AMORE, editore
Antonio D’ANDREA, professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università degli Studi di Brescia, presidente della Commissione culturale di “Passione civile con Valerio Onida”
Dimitri D’ANDREA, professore ordinario di Filosofia politica all’università di Firenze
Veena DAS, professoressa emerita di Antropologia alla Johns Hopkins University, USA
Emilio DE CAPITANI, direttore esecutivo Fundamental Rights European Experts Group (FREE Group)
Claudio DE FIORES, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”
Donatella DELLA PORTA, professoressa di Scienza Politica, preside Classe di Scienze politico-sociali e coordinatrice dottorato in Political Science and Sociology alla Scuola Normale Superiore a Firenze
Roberta DE MONTICELLI, già professoressa ordinaria di Filosofia della persona all’Università Vita-Salute San Raffaele e di Filosofia moderna e contemporanea all’Università di Ginevra
Boaventura DE SOUSA SANTOS, professore emerito alla Facoltà di Economia dell’Università di Coimbra, Distinguished Legal Scholar alla Facoltà di Diritto dell’Università del Wisconsin-Madison
Andrea DI MICHELE, professore associato alla Libera Università di Bolzano e direttore scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri
Enzo DI SALVATORE, professore ordinario di Diritto pubblico e costituzionale all’Università degli Studi di Teramo
Emilio DOLCINI, professore emerito di Diritto penale all’Università degli Studi di Milano La Statale
Piergiorgio DONATELLI, professore ordinario di Filosofia morale all’Università La Sapienza di Roma
Massimo DONINI, professore ordinario di Diritto penale all’Università di Roma La Sapienza
Roberto ESPOSITO, professore emerito di Filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa
Romeo FARINELLA, professore ordinario di Progettazione urbanistica presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara
Giorgio FAZIO, ricercatore in Filosofia politica all’Università La Sapienza di Roma
Angelo FEDERICO, professore ordinario di Diritto civile all’Università di Messina
Andrea FELICETTI, ricercatore e docente in Scienza Politica all’Università di Padova
Maurizio FERRARIS, professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Torino
Federico FINCHELSTEIN, professore di Storia alla New School for Social Research
Filippo FOCARDI, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Padova
Anna FOA, storica
Laura FONTANA, storica della Shoah
Simona FORTI, professoressa di Filosofia politica alla Scuola Normale Superiore di Pisa
Vittoria FRANCO, Presidente Istituto Gramsci Toscana
Nancy FRASER, professoressa di Filosofia alla New School for Social Research, New York
Andrea FUMAGALLI, effimera.org, Bin-Italia (Basic Income Network)
James Kenneth GALBRAITH, economista, accademico dei Lincei
Marina GARCÉS, docente di Filosofia contemporanea all’Universitat Oberta de Catalunya a Barcellona
Rino GENOVESE, presidente della Fondazione per la critica sociale
Federica GIARDINI, professoressa ordinaria di Filosofia politica all’Università Roma Tre
Paolo GRAZIANO, NeSDe – rete di studiose/i sulle democrazie
Tommaso GRECO, professore ordinario di Filosofia del diritto e direttore del Centro interdipartimentale di bioetica all’Università di Pisa
Tania GROPPI, professoressa ordinaria di Istituzioni di diritto pubblico e Diritto comparato all’Università di Siena
Isabella GUANZINI, professoressa ordinaria di Teologia fondamentale alla KU Linz (Austria)
Cristina GUARNIERI, direttrice editoriale Castelvecchi editore
Gabriele GUERRA, professore associato di Letteratura tedesca presso il Dipartimento di Studi europei, americani e Interculturali all’Università degli Studi di Roma La Sapienza
Michael HARDT, professore di Letteratura alla Duke University, USA
Michael HERZFELD, professore emerito di Antropologia alla Harvard University
Yuk HUI, professore ordinario di Filosofia all’Erasmus University di Rotterdam
Eva ILLOUZ, professoressa di Scienze sociali alla Hebrew University di Gerusalemme, direttrice di studi presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi
Daniel INNERARITY, professore di Filosofia politica e sociale, ricercatore all’Università dei Paesi Baschi, titolare della cattedra Artificial Intelligence and Democracy all’Istituto Universitario Europeo di Firenze
Franco IPPOLITO, presidente Fondazione Lelio e Lisli Basso, già presidente del Tribunale Internazionale dei Popoli
Rahel JAEGGI, professoressa di Filosofia pratica e Filosofia sociale alla Humboldt Universität di Berlino
Sergio LABATE, professore di Filosofia teoretica all’Università di Macerata
Marina LALATTA COSTERBOSA, professoressa di Filosofia del diritto all’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
Agostina LATINO, professoressa di Diritto internazionale all’Università degli Studi di Camerino
Massimo LA TORRE, professore ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Catanzaro
Sandra LAUGIER, professoressa di Filosofia all’Università Paris 1 Panthéon Sorbonne
Federico LEONI, professore di Filosofia morale all’Università degli Studi di Verona
Gaetano LETTIERI, professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese, prorettore delle Politiche culturali all’Università degli Studi di Roma La Sapienza, membro dell’Accademia dei Lincei
Simon LEVIS SULLAM, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia
Alessio LO GIUDICE, professore ordinario di Filosofia del diritto all’Università degli Studi di Messina
Maria Gabriella LUCCIOLI, magistrata, già presidente di Sezione alla Corte di Cassazione
Luigi MANCONI, professore di Sociologia dei fenomeni politici, già presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato della Repubblica, presidente di A Buon Diritto Onlus.
Vito MANCUSO, teologo laico e filosofo
Olivier MARCHART, professore di Teoria politica e Storia delle idee all’Università di Vienna
Michele MARCHETTO, cattedra di Filosofia, Iusve (Istituto Universitario Salesiano di Venezia)
Giacomo MARRAMAO, professore emerito di Filosofia teoretica all’Università di Roma Tre, membro del Comitato d’onore del Collège International de Philosophie di Parigi
Giuseppe MARTINICO, professore ordinario di Diritto pubblico comparato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Michela MARZANO, professoressa ordinaria di Filosofia morale all’Université Paris Cité, co-direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali (UFR-SHS, Université Paris Cité)
Francesco MAZZUCOTELLI, professore di Storia della Turchia e del Vicino Oriente all’Università di Pavia
Dario MELOSSI, professore Alma Mater di Criminologia all’Università di Bologna
Christoph MENKE, filosofo e germanista, professore di Filosofia all’Università di Frankfurt am Main
Sandro MEZZADRA, professore ordinario di Filosofia politica all’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
Jean-Claude MONOD, professore di Filosofia politica all’École Normale Supérieure di Parigi e direttore di ricerca al CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique)
Tomaso MONTANARI, storico dell’arte, rettore dell’Università per stranieri di Siena
Roberto MORDACCI, professore ordinario di Filosofia morale, Università Vita-Salute San Raffale Milano
Olivier NACHTWEY, professore di Analisi della struttura sociale al Dipartimento di Sociologia dell’Università di Basilea
Salvatore NATOLI, filosofo, già professore di Filosofia teoretica all’Università di Milano-Bicocca
Niccolò NISIVOCCIA, avvocato
Daniela PADOAN, scrittrice, presidente di Libertà e Giustizia
Francesco PALLANTE, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Torino
Riccardo PANATTONI, titolare della cattedra di Filosofia morale e direttore del Dipartimento Scienze umane all’Università degli Studi di Verona
Giorgio PARISI, fisico teorico, premio Nobel per la fisica
Marco PEDRAZZI, professore ordinario di Diritto internazionale all’Università degli Studi di Milano
Gabriele PEDULLÀ, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Roma Tre
Tamar PITCH, già professoressa ordinaria di Filosofia del diritto all’Università di Perugia
Silvio PONS, professore ordinario di Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa, presidente Fondazione Gramsci
Geminello PRETEROSSI, professore ordinario di Filosofia del diritto e Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Salerno
Giovanna PROCACCI, già professoressa ordinaria di Sociologia all’Università Statale di Milano
Adam PRZEWORSKI, professore emerito Carroll and Milton Petrie presso il Dipartimento di Politica della New York University
Adriano PROSPERI, storico, professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa
Francesco RAPARELLI, professore a contratto di Filosofia sociale all’Università Roma Tre
Massimo RECALCATI, psicoanalista, direttore scientifico di Irpa, insegna allo Iulm di Milano
Paola REGINA, avvocato internazionalista
Mario RICCIARDI, professore ordinario di Filosofia del diritto all’Università degli Studi di Milano
Luca RICHIARDI, dottorando in Studi politici all’Università La Sapienza di Roma
Enrica RIGO, professoressa associata di Filosofia del diritto all’Università Roma Tre
Maurizio ROI, direttore generale dei Teatri di Roma
Rocco RONCHI, filosofo, Università degli Studi dell’Aquila
Elisabetta RUBINI, avvocata
Tullio SCOVAZZI, professore di Diritto internazionale all’Università di Milano-Bicocca
Luca SCUCCIMARRA, professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università La Sapienza di Roma
Giorgia SERUGHETTI, professoressa associata di Filosofia politica, Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale, Università di Milano – Bicocca
Anna SIMONE, professoressa associata di Sociologia giuridica della devianza e del mutamento sociale, Dipartimento di Scienze Politiche, Università degli Studi di Roma Tre
Carlo SINI, Accademico dei Lincei
Federica SOSSI, professoressa associata di Estetica all’Università di Bergamo
Armando SPATARO, già magistrato
Donatella STASIO, giornalista e saggista, già responsabile della Comunicazione della Corte Costituzionale
Ciro TARANTINO, professore di Sociologia del diritto all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli
Nadia URBINATI, docente di Teoria politica alla Columbia University di New York
Alberto VANNUCCI, professore ordinario di Scienza politica all’Università di Pisa
Fulvio VASSALLO PALEOLOGO, avvocato, componente del Collegio del Dottorato in Diritti umani: evoluzione, tutela, limiti presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo
Valeria VERDOLINI, docente a contratto all’Università di Milano Statale, presidente di Antigone Lombardia
Daniela VITIELLO, professoressa associata di Diritto dell’Unione europea all’Università degli Studi della Tuscia
Mauro VOLPI, costituzionalista
Matteo WINKLER, professore associato di Diritto internazionale dei Diritti umani presso HEC Paris
Deniz YONUCU, professoressa associata in Sociologia alla Newcastle University, Regno Unito
Gustavo ZAGREBELSKY, costituzionalista, presidente emerito della Corte Costituzionale, presidente onorario di Libertà e Giustizia