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(Praga, 1890 – Los Angeles, 1945) Scrittore e drammaturgo di origine ebraica, è stato amico e collega di Franz Kafka, Max Brod e Martin Buber, e marito di Alma Schindler, vedova di Mahler. Raggiunge la notorietà nel 1933 con il romanzo I quaranta giorni del Mussa Dagh, sul genocidio armeno. Dopo l’Anschluss dell’Austria fugge prima in Francia e poi negli Stati Uniti, dove rimane fino alla morte. Tra le sue opere ricordiamo Un mondo al crepuscolo e Il canto di Bernadette. Per Castelvecchi è uscito Verdi. L’uomo nelle sue lettere (con Paul Stefan).

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