Guardare al futuro
Franklin D. Roosevelt
Guardare al futuro
La politica contro l’inerzia della crisi
Franklin D. Roosevelt, dopo il suo insediamento alla presidenza degli Stati Uniti, pubblicò, nel 1933, Guardare al futuro, che raccoglieva gli interventi tenuti in campagna elettorale e il suo discorso di insediamento. In essi si trovano i valori e i contenuti del New Deal. In Italia il libro fu tempestivamente pubblicato dal regime che tendeva ad assimilare l’esperienza americana a quella corporativa in atto; da allora non fu più ripubblicato. Lo si fa in questa sede, con una nuova traduzione e la riproduzione della prima “chiacchierata al caminetto”, che inaugurò una lunga serie con la quale il presidente si rivolgeva, in tono colloquiale, al popolo americano. J.M. Keynes, con due lettere al presidente, e Federico Caffè, con alcuni scritti, entrano nel merito del New Deal e dei suoi insegna-menti tuttora validi. Temi trattati anche nei contributi di Giovanna Leone, Maurizio Franzini e Giuseppe Amari. Nell’appendice, curata da Maria Paola Del Rossi, si elencano i numerosi provvedimenti legislativi del primo e secondo New Deal.
Franklin D. Roosevelt
(New York, 1882 – Warm Springs, 1945) Avvocato, si impegna presto nel Partito Democratico. Senatore per lo Stato di New York nel 1910 e 1912; diviene, l’anno successivo, sottosegretario alla marina. Con grande coraggio affronta la menomazione che gli impedisce l’uso degli arti inferiori: nel 1928 diventa governatore dello Stato di New York ed è rinominato nel ’30. Eletto presidente degli Stati Uniti, nel 1932, riconfermato poi per quattro volte, passa immediatamente alla realizzazione del suo programma (New Deal) – basato su profonde riforme democratiche, sociali e civili –, ridando fiducia al Paese e un esempio al mondo intero. Dopo Pearl Harbor entra in guerra e, in alleanza con Churchill e Stalin, conduce la battaglia contro la Germania, l’Italia e il Giappone. Insieme agli altri due statisti, “i tre grandi”, determina gli assetti geopolitici del dopoguerra. Poco prima della resa definitiva della Germania, logorato dalle fatiche e dalla malattia, muore a Warm Springs, in Georgia, il 12 aprile del 1945.
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