Breve storia della mia filosofia
Ágnes Heller
Breve storia della mia filosofia
Ágnes Heller racconta per la prima volta il suo cammino filosofico, intrecciando lo sviluppo delle proprie idee alle sfide storiche e politiche del suo tempo (dai Gulag ad Auschwitz, dalla rivoluzione all’emigrazione). La storia del suo pensiero viene presentata in quattro tappe: gli “anni dell’apprendistato”, a lezione da György Lukács, prima e dopo la rivoluzione ungherese; gli “anni del dialogo”, epoca di fermento, discussione e condivisione all’interno della cosiddetta Scuola di Budapest; gli “anni della costruzione e dell’intervento”, caratterizzati dall’impegno politico durante l’esilio australiano; infine, gli “anni della peregrinazione”, fra lezioni e conferenze in giro per il mondo, dopo la morte dell’ultimo marito Ferenc Fehér. Un’avventura intellettuale di straordinaria intensità che attraversa l’intero “secolo breve” e si confronta con il vortice dei suoi più scandalosi enigmi.
Ágnes Heller
(Budapest, 12 maggio 1929) Assistente di Lukács all’Università di Budapest, ne viene espulsa nel 1959 per motivi politici. Riammessa nel 1963, la filosofa ungherese diventa il massimo esponente della celebre Scuola di Budapest. Dieci anni dopo viene licenziata con l’accusa di aver negato la realtà socialista del proprio Paese. Si trasferisce pochi anni dopo in Australia, a Melbourne, e infine a New York, dove eredita la cattedra di Hannah Arendt alla New School for Social Research. La sua ricerca, ispirata a una lettura del marxismo in chiave antropologica, è prevalentemente rivolta all’etica.
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