Memorie di un poeta assassino
Pierre-François Lacernaire
Memorie di un poeta assassino
Per Baudelaire fu un eroe della modernità. Stendhal ne fece il protagonista di Lamiel. Dostoevskij si ispirò a lui per costruire il profilo psicologico di Raskol’nikov in Delitto e castigo. Eppure sono in pochi, oggi, a conoscere la straordinaria figura di Pierre-François Lacenaire, il poeta assassino autore di quest’autobiografia. All’epoca del processo che ne decretò la condanna a morte, quest’uomo catalizzò su di sé l’intera opinione pubblica europea. Dal banco degli imputati difese i suoi crimini come atti legittimi in difesa della giustizia, costruendo quello che Foucault avrebbe definito un nuovo e rivoluzionario modello di criminale “positivo”. Arrogante, ironico, smaliziato e beffardo quando si rivolge al lettore, Lacenaire scrisse le sue Memorie in carcere, durante il periodo che precedette la sua esecuzione
Pierre-François Lacernaire
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