Venti vite del Buddha
Noor Inayat Khan
Venti vite del Buddha
I J?taka sono storie antichissime che raccontano le vite anteriori del Buddha. Costituiscono una tra le espressioni più popolari e diffuse della tradizione buddhista orale ancora prima che scritta. La compilazione ufficiale fu redatta in singalese da un anonimo nel V secolo, ma da allora sono seguite integrazioni, rielaborazioni, modifiche strutturali e versioni apocrife. In questi racconti il Buddha è ora protagonista, ora personaggio secondario, ora testimone, ora semplice narratore di vicende e parabole in cui si trasmettono messaggi di compassione, sincerità, altruismo. Pubblicate a Londra nel 1939, le Venti vite del Buddha rappresentano una selezione dei J?taka tradizionali, riscritti da una donna dalla vita breve e straordinaria, che dedicò questo libro non solo ai lettori adulti ma anche ai bambini, nella speranza di diffondere parole di pace nei tempi atroci della guerra.
Noor Inayat Khan
Scrittrice, musicista e agente segreto, nacque a Mosca nel 1914 da padre indiano e madre americana. Trascorse i primi anni di vita a Londra per trasferirsi poi a Parigi nel 1920. Qui fu allieva di Nadia Boulanger nei corsi di composizione per arpa e piano. Nello stesso periodo iniziò a scrivere poesie e storie per bambini. Nel 1940, dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, si arruolò nel Women’s Auxiliary Air Force dell’Impero Britannico per combattere l’avanzata nazista. Dal 1943 fu impiegata come agente segreto in Francia. Scoperta, fu arrestata dai francesi. Morì a Dachau il 13 settembre del 1944. Le furono conferiti la Croce di guerra 1939-1945 in Francia, il titolo dell’Ordine dell’Impero Britannico, la Menzione militare e la Croce di San Giorgio in Inghilterra.
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