Poche rose, tanti baci
Francesca G. Marone
Poche rose, tanti baci
Maria Giulia, una donna separata e con figli, attraversa il percorso della malattia e della morte del padre provando la più profonda incapacità di amare e di perdonare. Scopre, leggendo vecchie lettere l’esistenza di una vita a Praga, e forse di un figlio segreto di suo padre. Intraprende un viaggio da Napoli a Praga alla ricerca della verità che lei crede necessaria alla sua evoluzione. Il personaggio centrale della storia è quello del padre, che compare nel ricordo con il segno dell’arroganza che ha contraddistinto la sua giovinezza e maturità, ma colto ora nella sua fragilità di vecchio ammalato; vissuto attraverso il sentimento ambivalente che la figlia nutre verso di lui. Accanto a lei, l’ex marito, i figli, una vicina di casa e un viaggio di scoperta. In un doloroso scandaglio interiore fatto di ritorni al passato e di ferite mai sanate, Maria Giulia indaga nell’estraneità dei sentimenti che l’hanno accompagnata per tutta la vita. Uno spiraglio di speranza, per dare un senso alla morte e alle relazioni, le permetterà di aprirsi a una delle scelte d’amore più coraggiose.
Francesca G. Marone
Sociologa, counselor e mediatrice familiare sistemica, già laureata in Scienze politiche, vive e lavora a Napoli. Ha pubblicato racconti e poesie in antologie per varie case editrici, collabora dal 2008 al blog «Letteratitudine». Dalla rielaborazione del manoscritto Lui così estraneo (segnalato al Premio Calvino) è nato il suo primo romanzo.
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