I fioretti di mister Blue
Myles Connolly
I fioretti di mister Blue
Mister Blue è un giovane che ha deciso di vivere il messaggio di Gesù nel senso più puro, facendo suo uno dei precetti chiave del Cristianesimo delle origini: la povertà. Sceglie di vivere sul tetto di un grattacielo di New York, disperde la ricchezza ereditata in innumerevoli atti di generosità, considera i poveri come i suoi migliori amici e rifiuta i progressi della modernità e della tecnologia, eccezion fatta per il cinema, che considera l’unico mezzo capace di ispirare gli uomini all’amore verso il prossimo. In questo romanzo di Myles Connolly, uno dei grandi successi del Novecento americano, viene narrato una sorta di moderno francescanesimo che il protagonista vive con innocenza di cuore e trasparenza d’animo. Nella perfetta letizia di Mister Blue possiamo scorgere la fonte (e i propositi) di una particolare declinazione della libertà.
Myles Connolly
(1897-1964) Scrittore statunitense, dopo aver preso parte da giovane soldato al primo conflitto mon-diale, diventa reporter per il «Boston Post». Nella sua formazione grande importanza rivestono la cultura e la religione cattolica. Su richiesta di Joseph Kennedy, nel 1929 Connolly si trasferisce a Hollywood per lavorare presso una casa cinematografica come produttore associato e sceneggiatore. Qui il suo lavoro d’esordio sarà Sogno d’estate, film del 1933 diretto da Alfred Santell. Pubblicherà vari romanzi ispirati dalla sua profonda fede cattolica, di cui I fioretti di Mister Blue è certamente quello di maggior successo.
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