Quattro passi tra le nuvole
Riccardo D’Anna
Quattro passi tra le nuvole
Il cinema come presupposto e come fine, come immagine e come linguaggio, verità e fantasticheria, testimonianza e certezza, menzogna e sortilegio. Ma anche il linguaggio cinematografico come forma di conoscenza intuitiva che spiega il mondo e ne viene a sua volta spiegato. Luogo in cui il tempo si restringe e lo spazio si dilata, dove diviene possibile rispecchiarsi per riconoscere il proprio vero aspetto. Riccardo D’Anna compone, per intermezzi e frammenti, una sua personalissima “autobiografia di spettatore”, dentro una prospettiva in cui, a libro chiuso, i film visti e le persone che ci hanno accompagnato, Roma e le sale cinematografiche un tempo frequentate, e ormai in via d’estinzione, formano un miniromanzo urbano su una città che esiste solo nei sogni.
Riccardo D’Anna
(ROMA, 1962) Ha collaborato con la rivista «Nuovi Argomenti» e pubblicato racconti e contributi critici sulla poesia e la prosa otto-novecentesca. Per il saggio Roma preraffaellita. Note su Gabriele d’Annunzio, Diego Angeli, Giulio Aristide Sartorio è stato insignito del Premio Gabriele d’Annunzio per la saggistica. Ha esordito come narratore con Una stagione di fede assoluta, cui sono seguiti Saint-Ex, La fi gura di cera, falso movimento, Compro fallimenti e Lotto 25. Chi ha ucciso Annarella Bracci?
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