Dall’indicibile all’invisibile
Maurice Mouillaud
Dall’indicibile all’invisibile
Cinque saggi del filosofo francese Maurice Mouillaud permettono al lettore di riflettere sui processi di sdoppiamento che strutturano dall’interno i discorsi, soprattutto quelli dei mezzi di comunicazione di massa. Gli scritti che qui si traducono per la prima volta in italiano offrono un saggio della possibile applicazione di nozioni inedite, quali discorso indicibile e dialettica del visibile e dell’invisibile, elaborate dall’autore in trent’anni di ricerca, a più ambiti del sapere. Mouillaud si concentra, in particolare, sull’inesausto lavoro del negativo, che soggiace agli effetti di contraddizione che operano sulla superficie dei discorsi all’insaputa del locutore stesso, assimilando, fra l’altro, questo processo di decostruzione permanente a quello del double bind teorizzato da Gregory Bateson.
Maurice Mouillaud
(Montbrison, 1924 – Parigi, 2012) Professore emerito, insegnò Psicologia, a partire dal 1960, alla facoltà di Lettere e Scienze Umane dell’Università di Poiters. Nel 1969 gli verrà assegnata la prima cattedra di Psicosociologia presso la facoltà di Scienze Umane dell’Università Lione 2, che ricoprirà sino al 1979. È autore di numerosi articoli scientifici e letterari e di saggi, fra cui La mystification. Du 13 mai au 28 septembre (1958), Le discours politique (con Catherine Kerbrat-Orecchioni, 1984), Le journal quotidien (con Jean-François Tétu, 1989).
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Prefazione e cura | Giovanni Carrozzini |