Paura non abbiamo
Bruno Voglino
Paura non abbiamo
Da Fulvia Colombo, che il 3 gennaio 1954 annuncia l’inizio delle trasmissioni della Rai, a Maria De Filippi, «Nostra Signora degli Ascolti», passando per Alba Arnova, licenziata nel 1956 per una calzamaglia color carne, e Giovanna Botteri, che nel 2003 trasmette in diretta davanti al palazzo di Saddam sotto bombardamento: le donne della televisione italiana hanno sofferto e lottato per decenni prima di veder riconosciuti i propri diritti e poter finalmente ricoprire ruoli di rilievo e responsabilità. Bruno Voglino, con lo sguardo accorto di chi la televisione la conosce perché l’ha fatta, si interroga su quanta e quale attenzione la televisione italiana (pubblica e privata) ha prestato all’evoluzione della condizione femminile, restituendo l’esatta percezione del senso politico e culturale del faticoso cammino che è stato fatto e la consapevolezza di quanto ancora sia lunga e impervia la strada verso la parità dei diritti.
BRUNO VOGLINO
(Torino, 1932)
Storico autore Rai di programmi televisivi e radiofonici e geniale talent scout, a lui si deve la scoperta di un’intera generazione di talenti del piccolo schermo: Carlo Verdone, Massimo Troisi, Corrado e Sabina Guzzanti, Maurizio Crozza, Piero Chiambretti e Fabio Fazio, per citarne solo alcuni.
Storico autore Rai di programmi televisivi e radiofonici e geniale talent scout, a lui si deve la scoperta di un’intera generazione di talenti del piccolo schermo: Carlo Verdone, Massimo Troisi, Corrado e Sabina Guzzanti, Maurizio Crozza, Piero Chiambretti e Fabio Fazio, per citarne solo alcuni.
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