San Paolo
John Henry Newman
San Paolo
A cura di Michele Marchetto
È la comune esperienza della conversione ad avvicinare John Henry Newman a Paolo di Tarso, a cui il religioso anglicano dedica i quattro sermoni qui raccolti. La conversione di san Paolo risale al 1831, quando Newman è ancora attivo nel Movimento di
Oxford; lo schema su san Paolo missionario è del 1851, mentre Il dono caratteristico di san Paolo e Il dono della simpatia di san Paolo sono tenuti a Dublino nel 1857. L’appassionata riflessione di Newman sul rapporto fra la natura umana e la grazia divina che alimenta la santità è ancora più significativa oggi, quando egli stesso è destinato ad essere proclamato Santo.
Oxford; lo schema su san Paolo missionario è del 1851, mentre Il dono caratteristico di san Paolo e Il dono della simpatia di san Paolo sono tenuti a Dublino nel 1857. L’appassionata riflessione di Newman sul rapporto fra la natura umana e la grazia divina che alimenta la santità è ancora più significativa oggi, quando egli stesso è destinato ad essere proclamato Santo.
JOHN HENRY NEWMAN
(Londra, 1801 – Birmingham, 1890) Scrittore molto prolifico in teologia, filosofia, storia, ma anche predicatore affascinante, poeta e romanziere raffinato, polemista arguto, Newman fu figura prestigiosa dell’Università di Oxford e della Chiesa Anglicana, prima di essere ricevuto nella Chiesa Cattolica (1845), all’interno della quale sarà sacerdote (1847) e cardinale (1879), oltre che padre invisibile del Concilio Vaticano II. Tra le sue opere vanno ricordati gli studi sulle origini del Cristianesimo; i Sermoni Universitari (1843); i discorsi e le conferenze che accompagnarono la nascita dell’Università Cattolica in Irlanda; l’autobiografia spirituale Apologia pro vita sua (1864); e soprattutto la Grammatica dell’assenso (1870), vera e propria fenomenologia dell’atto di fede come esercizio della ragione, e la Lettera al Duca di Norfolk (1875), che fa di Newman il “Dottore della coscienza”.
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