Apollonia
Grazia Di Michele
Apollonia
Nata settimina, continuamente malata, Apollonia cresce in un piccolo paese del Sud, in una famiglia di imprenditori della seta. Contrariamente ai suoi fratelli è gracile, ha gli occhi scuri di una zingara e ha il dono della visione, ma le sue previsioni sono sempre catastrofiche. È temuta dal padre e rifiutata dalla madre, eppure riesce a mantenere un’innocente sottomissione. Esce solo per recarsi a scuola o – spinta dalla sorella Rosalba, che vuole ampliare e sfruttare le sue doti a scopi personali – per frequentare la temuta medium del paese. Apollonia deve vedersela con il suo nome sempre storpiato, con i pregiudizi del paese, col busto di ferro per correggere la schiena, con gli zigomi da zingara, con le febbri improvvise, e la salute troppo precaria, le gambe troppo gracili, i denti troppo fragili. Con la bellezza luminosa di Rosalba, con una madre depressa e un padre assente, con una domestica invadente e un fratello irrisolto. Ma cresce nella verità, riconosce l’amore dove manca e dove abbonda.
GRAZIA DI MICHELE
Cantautrice, musicoterapeuta, insegnante di canto, attrice. In oltre trent’anni di carriera, cominciata al Folkstudio e proseguita con le più importanti esperienze in ambito musicale e teatrale, ha percorso molti sentieri artistici e scientifici, senza mai tralasciare l’impegno sociale. Ha scritto centinaia di canzoni per sé e per altri artisti, prodotto giovani talenti, collaborato con numerosi musicisti, italiani e stranieri, cantando o scrivendo brani con o per loro. Da qualche anno collabora anche con l’«Huffington Post», con un blog intitolato “Le vie dei canti”, e con OptimaMagazine, per il quale cura una rubrica scrivendo principalmente di musica.
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