La lotta per la città
Richard Sennett
La lotta per la città
Le città stanno diventando sempre più dei sistemi chiusi, con confini rigidi e invalicabili, delimitati troppo spesso da muri dietro cui i cittadini vengono isolati e si sentono protetti. La sfida per gli urbanisti di oggi è di superare questa tendenza e di non farsi assoggettare alla logica economica costruendo spazi riservati solo a una determinata categoria di persone. Attraverso il ricorso a esempi pratici di progetti urbanistici che sono riusciti a trasformare le città chiuse in città aperte, Richard Sennett mostra la relazione positiva che può e deve instaurarsi tra il costruire e l’abitare. Occorre un ripensamento strutturale delle città, che tenga insieme le diverse dimensioni – sociale, economica ed ecologica – e che contribuisca a superare le ingiustizie sociali.
RICHARD SENNETT
Professore emerito di Sociologia alla London School of Economics e di Sociologia e studi urbani al Mit di Boston, ha insegnato in varie università degli Stati Uniti. Nel 1976 ha fondato il New York Institute for the Humanities. Le sue ricerche si sono concentrate sulla teoria del lavoro, sui legami sociali nei contesti urbani, sugli effetti di alcuni modelli economici dominanti sui comportamenti individuali. Nel 2015 gli è stato conferito il Premio Hemingway. Castelvecchi ha già pubblicato Una comunità migliore (2019).
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