Pier Paolo poeta
Giorgio Manacorda
Pier Paolo poeta. Le poesie di Pasolini
Se c’è un autore che sembra vicinissimo, ancora presente nella cultura italiana, quello è Pasolini. Tutti dicono che era soprattutto un poeta, anche quando scriveva in prosa. Nel rileggere tutte le sue poesie, un amico, dopo tanti anni, si chiede se la sua poesia regga o se sia talmente espressione del gusto del suo tempo da svanire in un passato ormai lontano. Spogliato di tutto, Pasolini poeta esiste? Questo saggio – un vero psicodramma critico – tenta di rispondere a questa fondamentale domanda. Pasolini poeta è oltre il calvario della storia. Nel primo libro (La meglio gioventù) la storia non c’era in virtù dell’età, nell’ultimo (Trasumanar e organizzar), sempre in virtù dell’età, poteva frequentare il suo assoluto interiore e perfino esteriore (non la storia, ma il cosmo).
GIORGIO MANACORDA
È nato a Roma nel 1941, le sue pubblicazioni spaziano dalla poesia alla narrativa, dalla teoria e critica della poesia al teatro, dalla letteratura tedesca del Settecento a quella contemporanea. Tra i suoi libri di poesie ricordiamo: Viaggio al centro della terra (2014), Catabasi (2019), Strappi siberiani e La materia del paradiso (2021). Per Castelvecchi dirige, con Alfonso Berardinelli e Walter Siti, la rivista «L’età del ferro» e ha pubblicato: La poesia italiana oggi. Un’antologia critica (2004), Samiszdat. Giovani poeti d’oggi (2005), Apologia del critico militante (2006) e La poesia (2016).
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