Romanzo libanese
Domenico Romeo
Romanzo libanese
«Nel 1981, quando sono nata, gli israeliani ancora non avevano invaso il mio Paese per “liberarlo” e “salvarlo”». La giovane Suahir apre così il suo racconto. Ricorda che prima che lei nascesse il Libano era considerato la Svizzera del Medio Oriente. Poi, un teatro di guerra. Ed è in questo teatro di guerra che Suahir tenta di trovare un’identità di appartenenza, ma le fazioni in lotta nella sua terra glielo impediscono; glielo impediscono le invasioni; glielo impediscono le condizioni di vita che si tramutano in senso di colpa per chi le sta attorno. Intravvede nell’estremismo, nella rivolta contro il liberismo, la possibilità di acquisire una sua identità. Andrà in Francia protetta dai servizi segreti deviati; parteciperà al G8 di Genova; tornerà nella sua terra dove ricercherà un amore impossibile. Con uno stile diaristico, non privo di poetica, si racconta la tragedia di un popolo diviso e che intravede la salvezza solo nella possibilità di superare le barriere di antichi odi.
Domenico Romeo
Nasce a Reggio Calabria. Docente di Criminologia e criminologo, collabora con il mensile «Il Lametino» occupandosi di Cold Case, con la testata giornalistica on-line «Globo Tv» e con la rivista scientifica «Scienze Forensi Magazine». Ha pubblicato diversi volumi di saggistica e narrativa.
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