Il poema del grande inquisitore. Fra teodicea e modernità
Il poema del grande inquisitore. Fra teodicea e modernità
FEDOR DOSTOEVSKIJ
A cura di Antonio Coratti
Una nuova traduzione (ad opera di Stefano Maria Capilupi) delle pagine di Dostoevskij più note e controverse: quelle del Poema del Grande Inquisitore narrato da Ivan all’interno dei Fratelli Karamazov. Racconto nel racconto, la leggenda è analizzata a partire da prospettive diverse che mettono in luce la drammatica dialettica fra teodicea e modernità nell’incontro tra Cristo e il Grande Inquisitore ai tempi dei roghi di Siviglia.
Con saggi critici di Gaetano Lettieri, Antonina Nocera, Mario Reale e Stefano Maria Capilupi.
ANTONIO CORATTI
Dottorando presso le università Paris 1 Panthéon-Sorbonne e Roma Tre, insegna Storia e Filosofia nei licei e si occupa da anni di formazione nelle scuole superiori. È membro del consiglio direttivo di Filosofia in movimento, autore del saggio Karl Löwith e il discorso del cristianesimo (Mimesis, 2012), curatore dell’edizione italiana del saggio di Pierre Lévêque e Pierre Vidal-Naquet Clistene l’ateniese (Castelvecchi, 2020) e, insieme ad Antonio Cecere, di Lumi sul Mediterraneo (Jouvence, 2019). Per Castelvecchi dirige la collana “Nuovo lessico critico”.
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