La fine del capitalismo. Perché crescita e tutela climatica sono incompatibili e come vivremo in futuro
Ulrike Herrmann
La fine del capitalismo. Perché crescita e tutela climatica sono incompatibili e come vivremo in futuro
Le strategie finora adottate per contrastare l’emergenza climatica non hanno prodotto risultati apprezzabili. E non solo per mancanza di volontà politica o per scarsità di stanziamenti. La realtà è che la transizione verso un’economia convertita integralmente all’energia verde non è sostenibile, perché questa non può alimentare l’attuale sistema economico-produttivo. Il sistema capitalistico ha portato benessere e progresso, ma la sua stabilità si basa sulla crescita infinita da perseguire in un mondo finito, il nostro pianeta. È indispensabile allora comprendere la necessità di un’economia circolare ed ecologica che produca beni essenziali, razionalizzando le risorse, perché l’unica soluzione in grado di evitare la catastrofe è la “decrescita verde”, una riduzione e trasformazione dei consumi, ovvero: la fine del capitalismo.
ULRIKE HERRMANN
Dopo una formazione bancaria, si è diplomata alla Henri-Nannen-Schule, una delle migliori scuole di giornalismo della Germania. Corrispondente
economica del quotidiano «Die Tageszeitung», ha studiato Storia e Filosofia presso la Freie Universität di Berlino. Tra i suoi numerosi libri di successo ricordiamo La vittoria del capitale. Come è nata la ricchezza nel mondo: storia della crescita, del denaro e delle crisi (Piper, 2015), Il capitalismo non è una soluzione: la crisi dell’economia contemporanea o cosa possiamo imparare da Smith, Marx e Keynes (Piper, 2018) e Germania, una favola economica. Perché non c’è da stupirsi che siamo diventati ricchi (Piper, 2022).
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