La mia doppia vita
Sarah Bernhardt
La mia doppia vita
Sarah Bernhardt fu la più celebre attrice del suo tempo, una donna libera e un’icona circondata da un’aura di ammirazione fino all’ultimo. Qui racconta la sua vita inquieta dall’infanzia solitaria, vissuta in un convento, alla grandiosa tournée negli Stati Uniti del 1880. Se la famiglia non l’avesse ostacolata, forse la futura “Divina” si sarebbe fatta suora. Scelse invece il teatro, con l’intenzione di diventare la più grande attrice di sempre, e scelse lo scandalo, come affermazione d’indipendenza e veicolo di fama. Nelle sue memorie, monumentali e sfuggenti, ci sono gli incontri con i protagonisti del periodo, i numerosi viaggi all’estero, i giorni tumultuosi della Comune, qualche timido accenno agli amori. Ne La mia doppia vita, ritratto fedele di un’epoca e della sua musa, Sarah Bernhardt si muove, agile e seduttiva, in quella zona indefinibile tra il recitare e il mentire.
SARAH BERNHARDT
(Parigi, 1844-1923)
Nata Henriette Rosine Bernhardt, terminati gli studi in Conservatorio entra alla Comédie Française. Nel 1880 crea a Parigi la propria compagnia teatrale, con la quale compie tournée in tutto il mondo. Rientrata in Francia, dirige il Teatro del Rinascimento e poi il Teatro delle Nazioni. Si dedica occasionalmente alla scrittura di drammi e romanzi, e recita in alcuni film. Nel 1914 le viene conferita la Legion d’Onore. Subita l’amputazione di una gamba nel 1915, continua a recitare da seduta. Profonda è stata la sua influenza su personaggi come Victor Hugo, Marcel Proust o Gabriele d’Annunzio, e sull’immaginario della sua epoca.