Il Sessantotto e noi. Testimonianza a due voci
Romano Luperini, Beppe Corlito
Il Sessantotto e noi. Testimonianza a due voci
Il 1968 è diventato un anno emblematico, un punto di non ritorno dopo il quale nulla è rimasto immutato. Per molti di coloro che hanno “fatto il Sessantotto”, quell’anno ha lasciato un’impronta indelebile. Romano Luperini e Beppe Corlito, partendo dalla comune esperienza politica, analizzano un fenomeno che ha segnato la storia mondiale, esaminandone le cause profonde e i segnali premonitori: la lotta contro l’autoritarismo, l’affermazione dell’assemblea e della democrazia diretta, il legame con la militanza e la tradizione comunista, l’emergere della questione femminile, la rivendicazione della corporeità e della sessualità. Ripercorrendo i propri vissuti, gli Autori individuano negli anni Settanta una cesura storica tra una prima fase “di massa” del movimento e una seconda, caratterizzata dal riflusso del movimento e dall’infausta ascesa della lotta armata, rivalutando, come possibile ipotesi rivoluzionaria, la «lunga marcia attraverso le istituzioni» promossa da Rudi Dutschke. Un lascito alle generazioni a venire, che testimonia di un sogno e di un movimento «senza fine».
ROMANO LUPERINI
Critico letterario, scrittore e politico. Professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Siena e professore aggiunto all’Università di Toronto, dirige le riviste «Allegoria», «Moderna» e il blog «La letteratura e noi». Tra gli esponenti di Potere Operaio Pisano, ha fondato la Lega dei Comunisti, di cui è stato membro fino al 1977, e «Nuovo Impegno», una delle riviste che pose le basi del Sessantotto.
BEPPE CORLITO
Psichiatra, psicoterapeuta e militante politico, ha fatto parte di Potere Operaio Pisano e della Lega dei Comunisti. Leader del movimento degli studenti dell’ateneo pisano dal 1969 al 1975, ha insegnato Psichiatria sociale all’Università di Siena. Fa parte della redazione di «Allegoria», occupandosi di critica letteraria dal punto di vista psicoanalitico, e del comitato scientifico della Fondazione Bianciardi.
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