Tra cielo e terra. Le storie di Luis Carvajal el Mozo e di Simón Cochel
Carlo Coccioli
Tra cielo e terra. Le storie Luis Carvajal el Mozo e di Simón Cochel
All’interno di Documento 127, itinerario spirituale nel quale Carlo Coccioli illustra la sua “conversione” o il suo ritorno all’ebraismo, sono incastonati due racconti: quelli di Luis Carvajal el Mozo e di Simón Cochel. Luis Carvajal el Mozo è un ragazzo cattolico che decide di circoncidersi dopo aver letto la Bibbia: «Io a Cristo voglio molto bene e ho molto affetto per lui; ma Cristo non è Dio». La sua vicenda testimonia la forza della fede e la crudeltà dell’Inquisizione messicana del XVI secolo. Simón Cochel, studente ventenne di Filosofia alla Sorbona, si innamora della sedicenne Sarah. La loro storia d’amore nasce nella Francia del 1939, in un periodo in cui l’essere ebrei non può essere ignorato. Eppure, nelle loro conversazioni non si accenna mai al nazismo o alla guerra. I racconti sono accompagnati da brevi testi che presentano il profilo dell’autore e invitano a riscoprire uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento.
CARLO COCCIOLI
(Livorno, 1920 – Città del Messico, 2003)
Scrittore e giornalista, ha partecipato attivamente alla Resistenza per trasferirsi prima in Francia e poi in Messico. Tra le sue opere, composte in tre lingue e tradotte in tutto il mondo, ricordiamo Il cielo e la terra (1950), la cui edizione francese ebbe grande successo, e Fabrizio Lupo (1952), un allora scandaloso romanzo omosessuale. Dal cattolicesimo si è avvicinato all’ebraismo, su cui ha scritto Documento 127 (1970) e Davide (1976), per approdare infine all’induismo e al buddismo.
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Prefazione | Marco Cassuto Morselli |
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