Populismo/sovranismo. Una illustre genealogia
Rocco Ronchi
Populismo/sovranismo. Una illustre genealogia
Esiste una filosofia del populismo? Qual è il fondamento speculativo del sovranismo? La tendenza a fare proprie le più sgangherate rivendicazioni antiscientifiche, dal negazionismo climatico alle polemiche sui vaccini; la critica alla “casta” e l’antiparlamentarismo; l’indulgenza verso forme di illegalità di massa; un’insofferenza generalizzata per il sapere e gli “esperti”: tutto ciò potrebbe avere radici nel pensiero occidentale moderno? Contro l’idea secondo cui la ricerca di autorità e l’amore per la tradizione nascono dallo smarrimento prodotto dal tramonto degli assoluti – la «morte di Dio» –, Ronchi individua nella «moderna metafisica della libertà» la matrice concettuale del binomio populismo/sovranismo, che rivela così di avere padri nobili e insospettabili: dal Dostoevskij del sottosuolo al Pasolini corsaro, dall’anarca di Stirner al Bartleby di Melville, senza trascurare la convergenza con le istanze più critiche del postmodernismo. “Libertà” è la parola d’ordine del populismo sovranista, una libertà esistenziale che sancisce il primato della volontà sull’intelletto. Gli appelli alla razionalità risultano dunque inefficaci nel contrastare i tratti razzisti e fascisti che accompagnano la narrazione populista: la battaglia antifascista deve fondarsi su una libertà reale e non promessa o immaginaria, a partire da una nuova concezione della verità come processo, come divenir vero.
ROCCO RONCHI
Professore di Filosofia teoretica all’Università dell’Aquila e docente all’IRPA (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata) di Milano, dirige la scuola di filosofia “Praxis” di Forlì. Si occupa di filosofia francese contemporanea e di autori come William James, Henri Bergson e Alfred North Whitehead, a partire dai quali ha sviluppato un pensiero dell’«immanenza assoluta». Tra i suoi libri, ricordiamo Come fare. Per una resistenza filosofica (Feltrinelli, 2012), Gilles Deleuze. Credere nel reale (Feltrinelli, 2015), Bertolt Brecht. Tre dispositivi (Orthotes, 2017) e Canone minore. Verso una filosofia della natura (Feltrinelli, 2017).
La Repubblica- Robinson 16/12/24
Anno | |
---|---|
Autori | |
Collana | |
Pagine | |
Prezzo |