Lazare. Sogni di un concasseur
Ennio Stamile
Lazare. Sogni di un concasseur
Père Jean, monaco cistercense del monastero di Kokoubou, ha il sorriso di chi possiede «una rara serenità». Il giorno in cui scopre il villaggio di Paouignan, nel Benin in cui ha scelto di vivere per servire gli ultimi, quel sorriso si incrina. In questo piccolo angolo di terra rossa e pietre grigie, si nasce con il martello in mano per fracassare pietre e i bambini imparano a lavorare prima ancora di leggere. Sono i concasseur, gli spaccapietre infaticabili la cui condizione si fa carne viva nel racconto del piccolo Lazare e di altri giovani che, come lui, sono diventati simboli della lotta alla schiavitù e allo sfruttamento del lavoro minorile. Un romanzo-testimonianza sull’ingiustizia più bieca; un ritratto della bellezza di un’Africa troppo spesso dimenticata, piena di vita e speranza.
ENNIO STAMILE
Presbitero della diocesi di San Marco Argentano-Scalea, ha fondato l’associazione di volontariato San Benedetto Abate, che opera in Calabria e in Africa, e l’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno Rossella Casini (UniRiMI). Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti della Calabria, ha un blog per il «Fatto Quotidiano». Opinionista de «Il Quotidiano del Sud», scrive anche per «Il Corriere della Calabria» e per «Noi di Calabria». Autore di diversi volumi, per Castelvecchi ha pubblicato Nonostante tutto. Franco Cascasi: storia di un imprenditore visionario (2023).
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