Filosofo italiano tra i più significativi del secondo dopoguerra, ha insegnato Estetica alla Sapienza Università di Roma dal 1964 al 1997, lasciando un segno indelebile nell’estetica e nella cultura contemporanee. Il suo pensiero si sviluppa rielaborando il problema del senso dell’esperienza in una prospettiva critica, con una costante, ma non esclusiva, attenzione alle arti. Tra i suoi scritti principali: La crisi semantica delle arti (1964); Estetica ed epistemologia. Riflessioni sulla “Critica del Giudizio” (1976); Ricognizione della semiotica (1977); Senso e paradosso (1986); Estetica. Uno sguardo-attraverso (1992); L’arte e l’altro dall’arte. Saggi di estetica e di critica (2003); Immagine Linguaggio Figura (2005).