(Brody, 1894 – Parigi, 1939) Scrittore e giornalista, è stato il testimone e il cantore della dissoluzione dell’Impero austro-ungarico. Nato in Galizia, cresce in un ambiente ebraico ortodosso, studia letteratura tedesca a Vienna e si arruola come volontario nella Grande Guerra. Giornalista e narratore di successo, nel 1920 si trasferisce a Berlino, ma scrive frequenti reportage dall’estero per «Frankfurter Zeitung». In seguito all’ascesa di Hitler è costretto a lasciare la Germania, continuando a pubblicare i suoi libri in Francia e nei Paesi Bassi. Muore di polmonite all’ospizio dei poveri di Parigi nel 1939. Tra i suoi romanzi ricordiamo Fuga senza fine (1927), La cripta dei cappuccini (1937), La leggenda del santo bevitore (1939). Nel 2013 Castelvecchi ha pubblicato La quarta Italia, un reportage dall’Italia degli anni Venti, e lo scambio di lettere con Stefan Zweig, L’amicizia è la vera patria (nuova edizione 2019).
Joseph Roth
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