Alfred Jarry. Il supermaschio delle lettere
Rachilde
Alfred Jarry. Il supermaschio delle lettere
Rachilde è stata l’unica donna mai stimata da Alfred Jarry, forse perché era solita travestirsi da uomo e definirsi un homme de lettres. Figura centrale e trasgressiva della Belle Époque, con suo marito Alfred Vallette fu tra le personalità più influenti del Simbolismo e del Decadentismo parigino. Fondatori del «Mercure de France», animarono insieme il salotto della rivista frequentato da artisti emergenti come Oscar Wilde e Alfred Jarry, di cui Rachilde – loro contemporanea – dipinge in questo scritto una serie di quadri biografici, ordinati in senso cronologico. Forse nati per un’edizione del Supermaschio, Rachilde vi delinea, con stile godibile, i tratti del sovversivo autore del capolavoro teatrale Ubu Re, una personalità che è tutto e il suo contrario: spirito rivoluzionario, ispiratore del Surrealismo, inventore della patafisica, vera e propria opera d’arte vivente.
RACHILDE (Cros, 1860 – Parigi, 1953)
Scrittrice francese, rifiutò il destino impostole dalla società in quanto donna, rifugiandosi nella letteratura. Influente e anticonformista personalità del Simbolismo e del Decadentismo parigino, nei suoi romanzi tratteggiò la singolarità di vari casi psicologici: Monsieur de la nouveauté (1879); Monsieur Vénus (1884); L’animale (1893); Le Meneur de louves (1895); La Tour d’amour (1899); La Maison vierge (1920); Mon étrange plaisir (1934). Scrisse anche racconti, drammi e ricordi, tra cui Alfred Jarry. Il supermaschio delle lettere (1928), qui tradotto per la prima volta in italiano.
Anno | |
---|---|
Autori | |
Collana | |
Pagine | |
Prezzo | |
Traduttore/i | |
Cura/introduzione/prefazione |