Bambi
Felix Salten
Bambi. Una vita nella foresta
La storia di un capriolo che scopre la bellezza e la crudeltà del mondo: “Bambi” è un insolito romanzo di formazione, in cui la poesia e la meraviglia della natura si alternano con la descrizione della lotta per la sopravvivenza, dominata dall’ombra implacabile di «Lui», l’uomo con il suo fucile. Pubblicato per la prima volta nel 1923, questo classico della letteratura per ragazzi ottenne un rapido successo di pubblico e critica, fu tradotto in oltre venti lingue ed ebbe un seguito nel 1940, “I figli di Bambi”. Il film realizzato da Walt Disney nel 1942 ha fatto di Bambi un’icona dell’immaginario infantile accentuandone le note sentimentali, senza tuttavia esaurire la ricchezza metaforica e le molteplici implicazioni del libro di Salten. Questa edizione si apre con un saggio del germanista Paul Reitter, che risale alle radici ebraiche dell’opera proponendo una nuova, sorprendente interpretazione.
FELIX SALTEN (Budapest, 1869 – Zurigo, 1945)
Pseudonimo di Siegmund Salzmann, ungherese di origine ebraica, naturalizzato austriaco e in seguito svizzero. Celebre soprattutto per Bambi, è stato giornalista, critico teatrale, narratore, librettista d’operetta, sceneggiatore cinematografico e regista del film Der Narr des Schicksals (1915). Nel 1936 i suoi libri furono messi al bando dal regime nazionalsocialista; dopo l’annessione dell’Austria fu costretto a rifugiarsi in Svizzera, dove morì.
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