Bertone, la montagna come rifugio
Guido Andruetto
Bertone, la montagna come rifugio
Alpinista e guida alpina negli anni Sessanta e Settanta, dotato di capacità tecniche straordinarie, Giorgio Bertone è morto nel 1977 in un incidente aereo sotto la cima del Mont Blanc du Tacul. Il racconto della sua breve ma intensa vita, portata oltre ogni limite, è lo spunto per compiere un coinvolgente viaggio alla riscoperta delle genti, dei sentieri, dei luoghi e delle storie che definiscono la cultura montanara e ci svelano la dimensione della montagna come rifugio, essenza del rapporto tra uomo e natura. La figura di Bertone, il cui nome può essere accostato a quello di grandi alpinisti come Walter Bonatti e René Desmaison, si delinea in queste pagine attraverso l’avvincente racconto delle sue imprese (come la prima salita italiana di El Capitan, nel parco della Yosemite Valley in California), la voce di miti dell’alpinismo come Reinhold Messner e i racconti delle persone che l’hanno conosciuto. Nello stesso ambiente dove Bertone ha realizzato le sue ascensioni, tra Courmayeur e Chamonix, ripercorriamo passo per passo la sua storia alle pendici del Monte Bianco, grazie alle numerose testimonianze di guide alpine, alpinisti, gestori di rifugi e tanti personaggi che custodiscono il fuoco della montagna, tramandandolo di generazione in generazione.
Guido Andruetto
Giornalista, scrive per «la Repubblica» e i suoi supplementi («il Venerdì», «D»). Collabora inoltre con «Rolling Stone» e «GQ». Ha realizzato centinaia di interviste, anche con personaggi di fama internazionale come Gérard Depardieu, Luis Sepúlveda, Johnny Rotten, José Carreras, Abraham B. Yehoshua e Yoko Ono.
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