Brasilia
Franz Krauspenhaar
Brasilia
Ernesto Erkens Moreira è un giovane giornalista italo-brasiliano, improvvisamente chiamato a Brasilia da suo padre, diplomatico di lungo corso. Nella capitale futurista disegnata da Oscar Niemeyer e inaugurata nel 1960, in uno scenario in cui la natura si è fatta fantascientifica, il padre rivela al figlio dei segreti che lo riguardano: la sua prossima morte e l’appartenenza a una setta pseudoscientifica che mira a far credere a dei ricchi impauriti dalla morte di poter prolungare la loro esistenza di qualche secolo. L’ombra di personaggi storici legati ai protagonisti, il ruolo di un diabolico dirigente televisivo e l’apparizione quasi mariana di una splendida donna del mistero sono gli ingredienti di un romanzo distopico e letterario che affronta i temi basilari dell’esistenza umana e della sua fine.
Franz Krauspenhaar
(Milano, 1960) È autore dei romanzi Le cose come stanno (2003), Era mio padre (2008) e Grandi momenti (2016). Ha pubblicato le raccolte poetiche Effekappa (2011), Biscotti selvaggi (2013) e Capelli struggenti (2016). Nel 2010 è apparso il saggio narrativo Un viaggio con Francis Bacon. Ha collaborato coi blog letterari Nazione Indiana, La poesia e lo spirito e Tornogiovedi. È stato redattore della rivista letteraria «Achab» ed è nel comitato di redazione della rivista letteraria di prossima uscita «Il Maradagal».
Prezzo | |
---|---|
Anno | |
Pagine | |
EAN |