Contro l’inverno della memoria (e della storia)
Giuseppe Carlo Marino
Contro l’inverno della memoria (e della storia)
Perché dalle più varie porzioni della società civile e della cultura sale una struggente invocazione della memoria che staremmo per perdere? Forse l’inde «uomo nuovo» che si profila al di là dell’homo sapiens sta perdendo una delle fondamentali facoltà del genere umano? Siamo condannati alla smemoratezza per via di una sorta di “decrescita felice” dell’humanitas a vantaggio di una civiltà tecnologica tanto efficiente e seduttiva quanto di per sé disumanante? Che cos’è, come si forma, come si esaurisce e si annienta la “memoria collettiva”? Partendo da queste domande e integrando fonti storiografiche, tesi filosofiche e analisi sociali, Giuseppe Carlo Marino fornisce un’interpretazione organica dei cambiamenti epocali che hanno investito il mondo a partire dalla seconda metà del secolo scorso.
GIUSEPPE CARLO MARINO
Professore già ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Palermo, applica le risorse critiche della sua formazione gramsciana alle dinamiche politico-culturali italiane. Tra i suoi lavori si ricordano l’ormai classico La formazione dello spirito borghese in Italia (1974) e i volumi Storia della mafia (1997) e I Padrini (2001), tradotti in molte lingue. Ha pubblicato anche Autoritratto del Pci staliniano (1992), Guerra fredda e conflitto sociale in Italia (1994), Biografia del Sessantotto (2004), Le generazioni italiane dall’unità alla repubblica (2006), Globalmafia (2012) e, con Pietro Scaglione, L’altra Resistenza (2014).
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