Dante a Trento! Usi e abusi di una retorica nazionale (1890-1921)
Anna Pegoretti
Dante a Trento! Usi e abusi di una retorica nazionale (1890-1921)
L’11 ottobre 1896, in piena dominazione austroungarica, si inaugurava a Trento il monumento a Dante «Genio tutelare della lingua e della civiltà italiana nel Trentino», opera dello scultore fiorentino Cesare Zocchi. Riconosciuto come il più elaborato e riuscito fra i molti dedicati al poeta nel corso dell’Ottocento, quello di Trento è passato alla storia come un monumento apertamente irredentista, un’interpretazione che l’esito della Grande Guerra non fece che rafforzare. Ma nel contesto multinazionale dell’Impero, l’affermazione dell’italianità era impresa ben più complessa. Anna Pegoretti ricostruisce nel dettaglio l’episodio restituendolo al suo articolato contesto storico, culturale e letterario, dominato dalla figura di Giosue Carducci.
ANNA PEGORETTI
È docente di Letteratura italiana all’Università Roma Tre, è specializzata in Letteratura medievale e studi danteschi. È stata fellow della British Academy (2010-2012) e del Warburg Institute di Londra, e visiting professor alla Scuola Normale Superiore di Pisa (2021). È autrice di numerosi saggi e di due libri, Dal «lito diserto» al giardino (2007), dedicato al Purgatorio di Dante, e Indagine su un codice dantesco (2014), sul più antico manoscritto interamente miniato della Commedia.
ARCHIVIO VENETO, SESTA SERIE N°26 (2023)
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