Diario. 1935-1944

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Mihail Sebastian

Diario. 1935-1944

Accolto alla sua pubblicazione nel 1996 come un vero evento letterario, il Diario di Mihail Sebastian è uno dei libri fondamentali della letteratura del XX secolo. Capolavoro della memorialistica tradotto in diverse lingue, straordinaria testimonianza di una coscienza ebraica, narra vicende pubbliche e private che si snodano lungo quasi un decennio e si intrecciano agli eventi politici e culturali della Romania e dell’Europa della Seconda Guerra Mondiale. In questo intimo resoconto della sua esistenza, Sebastian descrive un crescente senso di emarginazione e il diffuso clima di antisemitismo in una cronaca personale e filosofica, sempre oscillante tra speranza e dolore. La storia – con la conquista di Parigi da parte dei nazisti e i pogrom dell’Est – accompagna così le minuzie della vita quotidiana di un fine intellettuale, tra incontri con figure eminenti della cultura romena come Mircea Eliade o Emil Cioran, appassionati amori letterari e il pericolo incombente della deportazione.

Mihail Sebastian
(Br?ila, 1907 – Bucarest, 1945)
Pseudonimo di Iosef Hechter, è stato un romanziere e drammaturgo romeno di origini ebraiche. Trasferitosi a Bucarest per studiare Giurisprudenza, inizia a collaborare con numerose riviste letterarie e quotidiani. Sulla sua condizione di ebreo e l’antisemitismo che permea la società romena scrive Da duemila anni (Fazi, 2018). Nel Diario, rimasto inedito fino al 1996, riversa ogni aspetto del proprio vissuto fino alla sua tragica morte, avvenuta in seguito a un incidente stradale. Le sue opere fanno ormai parte del canone del Novecento romeno. In italiano sono apparsi anche Donne (Mimesis, 2023) e La città delle acacie (Besa Muci, 2023).

 

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