Éidola. Estetiche dei mondi immateriali
Massimo Sgroi
Damiano Errico
Éidola. Estetiche dei mondi immateriali
Introduzione di Silvia Marzoli
Postfazione di Miltos Manetas
In greco antico, la parola éidola significa ‘idolo, fantasma, simulacro’ e viene usata da Platone nella Repubblica, per il mito della caverna. Éidola è una ricognizione sulla ricerca dell’arte visuale nei mondi immateriali attraverso i testi di Massimo Sgroi e le oltre quaranta opere a colori di Damiano Errico. Indaga la trasformazione del pensiero estetico, filosofico e sociologico in seguito all’ibridazione fra la vita reale e i mondi elettronici, con particolare riferimento alle nuove frontiere della realtà virtuale, dell’intelligenza artificiale e del metaverso.
MASSIMO SGROI
Critico d’arte contemporanea, direttore del Museo di Arte Contemporanea di Caserta e scrittore. Autore di libri che vanno dalle estetiche del Terzo millennio alla distopia cyberpunk, fino al primo libro firmato dall’ex presidente dell’Uruguay, Pepe Mujica, La felicità al potere, curato insieme a Cristina Guarnieri (Castelvecchi, 2016).
DAMIANO ERRICO
Considerato uno dei migliori fotografi italiani, è stato allievo di Mimmo Jodice. Ha insegnato in Italia e all’estero, presso associazioni culturali, enti e privati, oltre ad aver esposto in numerose mostre italiane.
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