Eravamo tutti in attesa
Álvaro Cepeda Samudio
Eravamo tutti in attesa
A cura di Fabio Rodríguez Amaya
Con le illustrazioni di Cacilia Porras
I racconti di Eravamo tutti in attesa sono tutti, autenticamente, racconti d’autore. L’autore è Cepeda, che sottrae, asporta, sopprime, poi comincia a scrivere. Non si può raccontare come fa lui senza aver prima spogliato la vita dei suoi orpelli, delle sue certezze e delle sue consuetudini, delle sue costruzioni logiche, delle sue narrazioni consolatorie, delle sue stanche passioni. È sempre dal fondo di questa operazione di scavo che Cepeda comincia a narrare. Se un colpo cade, e non sappiamo dove, né su che cosa, rimane solo il fragore, prima, e poi il riverbero. E il colpo qui ha nomi di donna, uomo, bambino, folla, e ha la forma del pianto, del riso, dell’ebbrezza alcolica, del gesto inconsulto, del passo falso, dell’assurdo, del tempo fermo, del tempo impazzito, della morte.
ÁLVARO CEPEDA SAMUDIO
(Barranquilla, 1926 – New York, 1972)
Scrittore e giornalista colombiano del Gruppo di Barranquilla. Insieme a Gabriel García Márquez e altri pubblicò la rivista letteraria «Crónica» dal 1950 al 1952. È considerato il pioniere del rinnovamento della letteratura colombiana, a cui impresse uno stile originale e urbano, e uno dei padri del boom latinoamericano. A lui e a García Márquez si deve la rifondazione della letteratura colombiana. Dell’Autore Castelvecchi ha già pubblicato La casa grande (2019).
RASSEGNA STAMPA
Modulazioni Temporali
L’indiependente
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