Filosofia incompiuta
Marina Garcés
Filosofia incompiuta
La filosofia è nata all’aria aperta e ora sta tornando in strada. «Corpo a corpo del pensiero con i nostri limiti», non offre formule o ricette, ma invita ogni individuo a prendere posizione, tanto nelle questioni personali quanto in quelle collettive. Marginalizzata dalle istituzioni, allontanata da scuole e università, oggi la filosofia sta riacquisendo vitalità al di fuori dei suoi luoghi tradizionali. Sempre più figure marginali e persone di diverse etnie, culture e condizioni sociali mettono in comune le proprie idee e visioni. Confrontandosi con i giganti del Novecento, da Husserl a Nancy, Marina Garcés rivendica il ruolo della filosofia nel preservare un mondo minacciato dalla catastrofe ecologica. Decolonizzare il pensiero, adottare la scrittura come pratica educativa, rinunciare all’unità del sapere: Filosofia incompiuta è un programma di rinnovamento della disciplina per affrontare le esigenze del presente. Immaginare alternative per le nostre società in crisi è infatti la sfida principale che ci attende, filosofi e non.
Marina Garcés
Filosofa e attivista catalana, dirige il corso di laurea magistrale in Filosofia per le sfide contemporanee all’Universitat Oberta de Catalunya. Considerata una delle voci più interessanti della nuova generazione di filosofi spagnoli, è al centro di progetti di sperimentazione pedagogica, culturale e sociale, come il collettivo di riflessione critica “Espai en Blanc”. Castelvecchi ha pubblicato Occupare la speranza e Il tempo della promessa (2024).
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