Fuga al Nord
Klaus Mann
Fuga al Nord
Traduzione di Massimo Ferraris
Johanna è una giovane tedesca, militante nella Resistenza al nazismo, costretta a lasciare la Germania per scampare all’arresto. Prima di raggiungere i compagni in esilio a Parigi, accetta l’ospitalità dell’amica Karin nella grande tenuta di famiglia in Finlandia, dove l’accolgono foreste meravigliose e struggenti, e i conflitti nascosti di una casa altoborghese. Ma è il fratello maggiore di Karin a catturare Johanna: il solitario e carismatico Ragnar è un amore impossibile e sbagliato, che la tratterrebbe lontano da Parigi, dalla Resistenza, dai compagni che muoiono per la libertà. Fuga al Nord, scritto nel 1934, è un classico della “letteratura dell’esilio” che racconta lo sradicamento e l’opposizione al nazismo con il fervore della stretta contemporaneità. La scrittura di Klaus Mann, con le ripetizioni avvolgenti della nenia e le gelide infiltrazioni della realtà, abita lo spazio sottile tra sogno e risveglio: sotto il sole dell’estate polare, che non tramonta mai, il mondo in fiamme sembra trasformarsi in un mondo sospeso.
KLAUS MANN
(Monaco di Baviera, 1906 – Cannes, 1949)
Figlio di Katia e Thomas Mann, iniziò la sua carriera letteraria come enfant terrible negli anni della Repubblica di Weimar. Dopo il 1933 divenne un autorevole rappresentante della letteratura tedesca in esilio. I suoi romanzi più importanti vennero scritti nel periodo dell’emigrazione: Sinfonia patetica (1935), Mephisto (1936) e Il vulcano (1939). Morì per una overdose di sonniferi. A partire da Alessandro. Romanzo dell’utopia (2021), Figlio di questo tempo (2022), Anja ed Esther (2022) e Punto d’incontro all’infinito (2022), Castelvecchi pubblicherà tutta la sua opera.
la Repubblica Robinson 22/07/23
Alias Domenica 23/07/23 Il Manifesto
Agorà (Avvenire) 17/08/23
Diva e Donna 15/08/23
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