Galileo e la navigazione satellitare
Alessandro De Angelis
Galileo e la navigazione satellitare
Prefazione di William R. Shea
Nel 1492, per la prima volta, davanti ai marinai si spalanca un oceano sconosciuto: settimane di navigazione e nessuna idea di come ottenere una geolocalizzazione precisa. Sin dall’antichità i naviganti sanno leggere la latitudine grazie alla stella polare, ma il “problema della longitudine” è di ben altra natura. Più di un secolo dopo, Galileo Galilei scopre a Padova i satelliti di Giove, e si rende subito conto che un marinaio capace di osservare le eclissi di quei satelliti conoscerebbe la propria longitudine. Ma la sua immaginazione di genio è in anticipo di 350 anni rispetto alla tecnica dell’epoca. Impraticabile in mare, sulla terraferma l’idea si rivela un’arma formidabile per la cartografia, e inaugura l’«epoca dell’immagine del mondo» che è la Modernità. Oggi il nome del genio toscano ha raggiunto lo spazio, con il sistema satellitare europeo “Galileo”. Alessandro De Angelis, suo grande studioso, apre a ogni genere di lettore una storia della tecnica, dai primi navigatori greci ai lanci spaziali, grazie all’incanto del viaggio: per mare e attraverso la conoscenza.
ALESSANDRO DE ANGELIS
Professore di Fisica sperimentale a Padova e Lisbona e membro degli Istituti nazionali di fisica nucleare e di astrofisica, è addetto scientifico presso la Rappresentanza d’Italia alle organizzazioni internazionali a Parigi. Ha lavorato al CERN di Ginevra e al Max-Planck-Institut di Monaco e realizzato alcuni tra gli esperimenti più importanti per lo studio dei raggi cosmici. Esperto di Galileo Galilei, è autore di numerose pubblicazioni apparse su «Science» e «Nature». Per Castelvecchi ha pubblicato il romanzo I diciotto anni migliori della mia vita (2021), i saggi Galileo e la supernova del 1604 (2022) e L’universo nascosto. La nuova astronomia dei raggi cosmici e delle onde gravitazionali (2024).
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