Gesù Cristo rastaquero
Francis Picabia
Gesù Cristo rastaquero. La filosofia di un “avventuriero” dadaista
Prefazione e cura di Marco Bruni
Postfazione di Massimo Donà
«Il rastaquero è una specie di equilibrista»: occorre avere la sua stessa leggiadria per cogliere il suo messaggio in superficie. Gesù Cristo Rastaquero di Francis Picabia è il più riuscito esperimento di demistificazione delle filosofie, dei costumi e della società tradizionale, portato avanti con il tocco leggero di una piuma e di un necessario, nonché onirico, distacco. Aforismi, considerazioni epifaniche e poesie surrealiste segnano un percorso ondivago che unisce lo smascheramento delle false convinzioni occidentali a una nuova prospettiva che fa del gioco e della satira le sue parole d’ordine.
FRANCIS PICABIA (Parigi, 1879-1953)
Artista geniale delle avanguardie della prima metà del Novecento, aderisce al movimento dadaista e poi a quello surrealista. Stringe amicizia e collabora con gli artisti più importanti di quel periodo, Tristan Tzara, Marcel Duchamp
e Guillaume Apollinaire, realizzando i cosiddetti portraits mécaniques, opere che irridono il culto della macchina attraverso casuali grovigli di parti metalliche. La sua versatilità lo condusse alla creazione del cortometraggio Entr’acte
per il Théâtre des Champs-Élysées e alla pubblicazione della raccolta Poesie e disegni della figlia nata senza madre.
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