Il doppio. Come ho scritto alcuni miei libri
Raymond Roussel
A cura di Marco Bruni
Prefazione di Massimo Donà
Il doppio. Come ho scritto alcuni miei libri
Romanzo d’esordio di Raymond Roussel, qui pubblicato nella sua prima edizione italiana,” Il doppio“ (La Doublure) ha nella maschera la sua cifra essenziale: doublure, infatti, oltre a significare ‘fodera’ e ‘rivestimento’ – a suggerire l’idea di interno ed esterno – è anche la ‘controfigura’ teatrale; ciò che condanna il protagonista a un’esistenza da eterno sostituto. L’anima di tenace costruttore di rompicapi, di vero profeta dei giochi linguistici, qual era Roussel, rivela invece i suoi segreti nel pamphlet Come ho scritto alcuni miei libri, che Michel Leiris definisce il testamento letterario del genio francese: qui, in una sorta di dietro le quinte, l’autore spiega il «procedimento» della sua scrittura labirintica e surreale, rendendo questo scritto un contributo indispensabile per la comprensione della sua vita e della sua opera.
RAYMOND ROUSSEL (PARIGI, 1877 – PALERMO, 1933)
È stato uno dei precursori delle più significative avanguardie artistiche della prima metà del Novecento, anzitutto della Patafisica, definita da Alfred Jarry la «scienza delle soluzioni immaginarie», della letteratura potenziale e della letteratura combinatoria. La sua opera e la sua personalità hanno attirato l’interesse di Duchamp, Breton, Gide, Cocteau, Foucault, Deleuze e Sciascia, per citarne alcuni. I suoi libri, fra cui La vue, Impressions d’Afrique, Locus Solus, L’Étoile au front o La Poussière de Soleils, sono così eversivi da suscitare scandali e rifiuti dalla critica del tempo. Il successo arriverà postumo con il riconoscimento tributatogli dal Dadaismo, e poi ancora dal Surrealismo, fino alla seconda metà del Novecento con la corrente letteraria OuLiPo (Officina di Letteratura Potenziale) e il Nouveau roman francese.
Collana | |
---|---|
Prezzo | |
Autori |