Il peso di Anchise
Nicola Fano
Il peso di Anchise. Il teatro dalla parte dei figli
Il primo è stato Telemaco, che ha preso il mare per poter “uccidere” il padre Ulisse. Oreste, invece, ha dovuto ammazzare la madre Clitennestra per diventare grande, mentre Amleto ha inutilmente cercato di eliminare lo zio Claudio per sanare i peccati del padre. Per non parlare dei figli sconfitti dai padri nel teatro di Ibsen, di ?echov, o quelli ossessionati dalla famiglia secondo Beckett; o ancora quelli che sono stati costretti a vivere con padri evaporati e assenti, tipici della drammaturgia contemporanea, da Jon Fosse a Gary Owen. Si può ricostruire la storia del teatro, dalle origini fino a oggi, come un grande, caleidoscopico catalogo di consigli per ragazzi che non sanno come diventare grandi.
Il peso di Anchise nasce non solo per aiutare i figli a crescere, ma anche per spiegare in che modo si può ancora rendere utile un rito che si ripete da duemilacinquecento anni.
NICOLA FANO
Saggista e storico del teatro, insegna Letteratura e filosofia del teatro all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Tra le sue pubblicazioni: De Rege Varietà (Baldini Castoldi Dalai, 1998), Le maschere Italiane (il Mulino, 2001), La satira prima della satira (Rizzoli, 2007), Gli italiani di Shakespeare (Gaffi, 2008), La tragedia di Arlecchino. Picasso e la maschera del Novecento (Donzelli, 2012), Andare per teatri (il Mulino, 2016), Che cos’è il teatro (Succedeoggi, 2018), Vite di ricambio (Elliot, 2020). Per Einaudi ha curato: Teatro di varietà di Ettore Petrolini (2004).
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