Io voglio onestà. Contro le menzogne del cristianesimo ufficiale
di Søren Kierkegaard
Io voglio onestà. Contro le menzogne del cristianesimo ufficiale
A cura di Igor Tavilla
Introduzione di Alberto Siclari
Tra il dicembre 1854 e il maggio 1855, Kierkegaard pubblica sul quotidiano danese «La Patria» una serie di articoli nei quali polemizza con la cristianità ufficiale e i suoi rappresentanti che pretendono di essere considerati autentici testimoni del Vangelo senza tuttavia rinunciare alla mondanità e ai benefici statali di cui godono. A questi articoli si aggiunge “Questo dev’essere detto; lo si dica dunque”, un opuscolo che anticipa di un solo giorno l’uscita del primo numero de «L’istante», l’organo di stampa pensato dal filosofo per dare voce al proprio risentimento verso una situazione che non esita a definire «un prendersi gioco di Dio». In prima traduzione italiana, gli scritti con cui Kierkegaard compie l’estremo tentativo di suscitare nei suoi contemporanei la coscienza dell’infinita differenza qualitativa tra l’uomo e Dio. Introduzione di Alberto Siclari.
Søren Kierkegaard
Sören Kierkegaard è stato un filosofo e teologo, considerato il padre dell’esistenzialismo. Cresciuto in un clima di cupa religiosità, ossessionato dal senso del peccato e della colpa, sviluppò un pensiero dominato dall’angoscia e dal pessimismo. Tra le sue opere più importanti Aut-aut (1843, comprendente il celebre Don Giovanni e il Diario di un seduttore) e Timore e tremore (1843).