Kissinger contro Allende. La storia del golpe del secolo
Emanuel Pietrobon
Kissinger contro Allende. La storia del golpe del secolo
Santiago, 11 settembre 1973. Alle prime luci dell’alba le forze armate, guidate dal generale Augusto Pinochet, iniziano ad arrestare politici, militari e membri della società civile, avanzando verso il palazzo presidenziale. Salvador Allende, il presidente in carica, rifiuta di arrendersi e invia un radiomessaggio alla nazione in cui accusa i traditori di viltà e invita i cileni a non perdere la speranza. Di lì a breve la morte, non si sa per mano di chi. La caduta del primo politico apertamente marxista regolarmente eletto in un Paese democratico è la conseguenza di cospirazioni e giochi di potere, ma soprattutto della contrapposizione tra Stati Uniti e blocco sovietico. Con il golpe si apre una nuova stagione di autoritarismo, nonostante Pinochet sia presentato dalla stampa occidentale come un liberatore. Per il Cile è l’inizio di un incubo destinato a durare fino al 1990. La verità sui tragici fatti di quel giorno emergerà col tempo: Allende doveva morire perché gli Stati Uniti vincessero la Guerra Fredda. Questa è la storia degli intrighi che resero possibile il colpo di Stato che ha cambiato il volto dell’America Latina e del mondo.
EMANUEL PIETROBON
È analista geopolitico, consulente per gli affari esteri e scrittore. Scrive per vari think tank e riviste specializzate, tra cui «InsideOver». Ha lavorato per la Commissione europea, The European House – Ambrosetti e Wikistrat. Ha vissuto in Russia e soggiornato per studio e lavoro in molti Paesi di Europa e Asia. Per Castelvecchi ha pubblicato Zelenskij. La storia dell’uomo che ha cambiato (per sempre) il modo di fare la guerra (2022) e L’arte della guerra ibrida. Teoria e prassi della destabilizzazione (2022).
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